Com'è l'Italia d'inverno? Un po' grigia, a volte ventosa, nell'aria si sente quell'acuto odore del freddo; a volte serena che dà l'illusione di una primavera immediata, quando oltre ad un maglione, giubbotto e sciarpa si porta con sé anche gli occhiali da sole; il caffé lo si beve sempre fuori, seduti vicino alle lampade di riscaldamento che ti soffiano un'aria calda nella faccia.
24 dic 2014
20 dic 2014
I sapori veneziani. Ovvero quali?
Malgrado le apparenze, percepiamo il mondo in modo sensoriale. I nostri sensi ci fanno da guida, formano il nostro sguardo sul mondo, la nostra cognizione di esso e, soprattutto, i nostri ricordi.
Ho deciso di seguire il pensiero del post precedente, sostenendo che, se un posto è uguale ad un colore, nello stesso modo, è anche uguale ad un sapore. Non necessariamente esso è legato direttamente al mangiare, ma piuttosto al momento in cui mangiamo. Gli esseri umani sono dotati di una capacità di memorizzare i momenti, luoghi e le persone con sapori o profumi.
Secondo me il viaggiare è una continua degustazione dei posti visitati, e in seguito, li leghiamo ai singoli sapori, i quali ci fanno ritornare il ricordo di quel magico LA'. I nostri sensi sono davvero un dono, e la memoria dei sapori forma i nostri ricordi, e grazie ad essa diventano più chiari.
Secondo Tiziano Scarpa, il sapore di Venezia sicuramente non è il dolce. E aveva ragione. Dunque, quale sarebbe?
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12 dic 2014
L'isola di miele
Possiamo dire che
ogni posto è uguale ad un colore. Sempre c’è qualche sfumatura che vi domina, e
dove non guadreremo e qualsiasi momento volessimo cogliere, quel colore ci sarà
sempre. Ragionando in questo modo, oso
sostenere che il colore della Sicilia è quello di miele.
5 dic 2014
La parola di Roma
«Il segreto per capire una città e chi la abita sta nell’impa-rare la parola che circola per le strade.» (...)Se si potesse leggere nella mente di chi passa per strada, in qualsiasi luogo, si scoprirebbe che c’è un pensiero che ricorre più frequentemente di tutti. E quel pensiero è la parola della città. Se la tua parola personale non coincide con la parola della città, vuol dire che non ne fai parte.
«Qual è la parola di Roma?»
«SESSO.»
Elisabeth Gilbert „Mangia, prega, ama”
Da questo risulterebbe che io non ne faccio parte (perché alla fine, a quante città, nello stesso tempo, si può appartenere?) oppure semplicemente non la visito abbastanza spesso. Chissà, se ci andassi ora, magari condividerei quella “parola”. Oppure essa sarà già cambiata? Oppure quel personaggio del libro di Gilbert semplicemente aveva torto? Siccome, com’è possibile che Roma (riempita di anima dell’antichità, dove la polvere raccolta da secoli, col tempo venne coperta dall’asfalto), potrebbe scegliere “sesso” per la parola che la descrive? Dall’altra parte, ogni affermazione può essere un po’ modificata, e la verità storica a volte è inesorabile. In questa città, per secoli, non si fuggiva dai diversi piaceri. Le serve col tempo diventarono le cortigiane, e le pratiche omosessuali erano comuni non solo nei tempi dell’Impero ma anche dopo. Basta leggere le biografie dei grandi artisti del Rinascimento. Però sicuramente solo a Roma? Non proprio.
E qual’è la mia parola che descriverebbe Roma? Non l’ho scoperta ancora, ma pendo verso le parole come “mistero” e “tempo”. Comunque, non condivido quella proposta di uno dei personaggi del libro di Gilbert, ovvero in altre parole: non appartengo a Roma, e per questo alla mia descrizione di questa città sarà priva di “sapori piccanti”, però nello stesso tempo magari più convincente?
2 dic 2014
Quanti gradini hanno i ponti veneziani?
Venezia è uno di
quei posti che non cambiano e perciò sembra di essere un luogo in cui il tempo
non passa, ma semplicemente c’è, e si manifesta in un magico “presente”. La città sull'acqua in un modo inspiegabile è diventata la più cara al mio cuore. E' un posto dove, paradossalmente viste le folle continue di turisti, ritrovo la pace, posso ascoltare il silenzio e riprendere il fiato. Come scrisse Josif Brodski nel “Fondamenta degli Incurabili”: “L'amore è un sentimento disinteressato, una strada a senso unico. Ecco perché è possibile amare certe città, l'architettura di per sé, la musica, poeti defunti (...). Perché l'amore è una "liaison" tra un riflesso e il suo oggetto.”
Dunque, i nostri posti non sono altro che un riflesso di noi stessi. Io un mio chiaro riflesso l’ho trovato a Venezia, il che non pare qualcosa di straordinario, visto che, in qualsiasi direzione guardiamo, siamo circondati dall’acqua.26 nov 2014
I viaggi spaziali alla fucina di Efesto
“Tutto
ciò che la natura ha di grande, tutto ciò che ha di piacevole, tutto
ciò che ha di terribile, si può paragonare all’Etna e l’Etna non si
può paragonare a nulla”
Dominique Vivand Denon ,“Voyage en Sicilie”
Il viaggiare non significa solamente lo
spostarsi nello spazio. Il viaggio è anche un tipo di spostamento da un’onda all’altra.
Viaggiando ci spostiamo dalle nostre onde a quelle nuove, a volte più forti del
luogo visitato. Nel nostro cuore rimangono soprattutto quei posti in cui la
natura mostra la propria superiorità sull’uomo, rimesso al secondo piano e, che
sembra acconsentire a questa sottomissione. Uno di questi posti si trova in
Sicilia. Si tratta ovviamente dell’Etna, un vulcano siciliano attivo, il quale,
ormai visto dall’aereo un po’ spaventa e meraviglia. Ed a volte, a quanto si
dice, si senta il suo mormorare silenzioso.
22 nov 2014
Tramonti rossi sulla laguna
La laguna veneziana è il mio posto in Italia. Conosco i venti che vi soffiano, conosco il ritmo
del tempo che vi scorre (credetemi che là il tempo passa diversamente), so in
che modo quel posto respira e come si manifesta. Quando parlo di Venezia non indendo la Piazza
di San Marco, né il Ponte dei Sospiri. Intendo le luci di fonte alla Basilica
di Santa Maria della Salute, il rumore delle voci al Campo Santa Margherita ed
il soffio dell’acqua che sbatte sulle barche che scricchiolano sotto la
pressione di essa alle Zattere. Questi sono però le riflessioni per un altro
giorno. Oggi vi voglio presentare due paesi vicini, i quali ho scoperto infatti
nelle vicinanze della mia laguna. Sto parlando di Chioggia e Sottomarina, collegate insieme tramite un lungo ponte, come con un braccio fraterno.
19 nov 2014
Gli angoli siciliani
Se, visitando un posto, preferite toccare la più antica storia, per forza dovrete visitare Taormina.
Il sud mi attirava da sempre. Mi sembrava
più vero, misterioso, polivoco. Poiché è più caldo, c’è più sole, e quando c’è
il sole, la gente diventa più felice. E alla fine perché mi è sembrato
emozionante il momento in cui, seduta su una delle spiagge siciliane, stavo
provando a vedere oltre l’orizzonte, pensando: “Al di là c’è l’Africa!”. Le
distanze mi affascinavano da sempre, soprattutto se la direzione era al sud.
Visitando un posto, preferisco toccare la storia, preferibilmente quella
più antica. E preferisco visitare i luoghi in cui ci viene voglia di indossare
la toga dei romani (oppure dei greci), e se solo condividete la stessa
opinione, Taormina, per forza, dovrebbe trovarsi sul vostro elenco dei posti da
visitare.
16 nov 2014
L'evento più dolce dell'Emilia-Romagna, ovvero il Festival del Cioccolato di Bologna
Nei tempi antichi il cacao venne chiamato "il cibo degli dei". Oggi, diventare un dio può chiunque decida di andare al supermercato e comprarsi una tavoletta di cioccolato, cui anche se è diventato un prodotto facilmente accessibile, non ha perso i propri amanti. Tuttavia, quanto è facile comprare quotidianamente una tavoletta di cioccolato, tanto sembra piuttosto insolito vedere delle scarpe o un portafoglio di cioccolato alla cannella. Sembra strano? Forse, ma non a Bologna, dove ogni anno nel mese di novembre per cinque giorni ha luogo il Festival del Cioccolato, durante il quale gli amanti del cacao possono far godere gli occhi ed il palato. Chi non vorrebbe dare un morso al tacco di una scarpa di cioccolato?
8 nov 2014
Una perla del Lazio
Malgrado le apparenze, i posti più belli non sono quelli ben conosciuti ma quelli che sembrano ancora non scoperti. Forse sono stata fortunata di essere arrivata a Sperlonga a metà di settembre, quando la folla di turisti se ne era già andata, però io la ricorderò come un posto meravigliosamente tranquillo, dove si poteva ascoltare il soffio di mare insieme con il ticchettare dell'orologio sul polso.
6 nov 2014
Guida italiana: ciciottella bolognese
Quando sono arrivata a Bologna per la prima volta non sapevo molte cose su questa città e ho deciso di lasciarmi sorprendere da essa. Come è venuto fuori, oltre al fatto che è la sede dell'università più antica d'Europa, ma anche è la città di Nettuno, portici, numerose chiese, dodici porte e due torri storte.
9 ott 2014
Guida italiana: Su che cosa riflettere a Firenze?
Le città italiane evidentemente non sono banali. Si può definirle un tipo di macchina del tempo che ci permette di spostarci nel passato, oppure uno specchio che ci mostra le epoche passate sullo sfondo del moderno presente. E' chiaro però che a tutti coloro che le visitano, esse danno l'opportunità di immergersi in una splendida e completamente diversa realtà, in cui ogniuno desidera di restare. Passeggiando per Firenze vale la pena rendersi conto che tra i milioni di piedi che calpestano ogni giorno il selciato fiorentino, una parte delle orme appartiene a Dante Alighieri ed a Michelangelo che secoli fa camminavano in quelle strade, per cui poi ci fermiamo, respiriamo a polmoni pieni e, guardando intorno, quasi quasi, sentiamo la loro presenza. In quel momento percepiamo Firenze con uno sguardo completamente diverso, e la nostra visita in questa città assume un carattere totalmente insolito.
19 set 2014
Gemelle veneziane
Se esistono i
posti davvero magici, la laguna veneta è sicuramente uno di essi. E la
dimostrazione dell’amore umano per l’architettura, oltre a Venezia stessa, la sono
le gemelle veneziane: Murano e Burano.
Cosa rallegra l’occhio umano in queste isole?
8 set 2014
Quanto amore c'è a Verona?
(Verona in: maps.google.com)
Shakespeare non per caso ha scelto Verona. Già il centro della
città sembra avere la forma di un cuore. Poi, per esempio, la caffetteria
chiamata “Amorino”, oppure la panchina “Forever love” a forma di un cuore, ci
ricordano che la città molto volentieri sfrutta quello „stigma” amoroso, e
nonostante che la storia di Romeo e Giulietta sia finita male,Verona stessa sembra
abbracciarci.
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