19 set 2014

Gemelle veneziane


Se esistono i posti davvero magici, la laguna veneta è sicuramente uno di essi. E la dimostrazione dell’amore umano per l’architettura, oltre a Venezia stessa, la sono le  gemelle veneziane: Murano e Burano. Cosa rallegra l’occhio umano in queste isole?


Burano è la gioia per i bambini e la tristezza per i daltonici. Se la sovrabbondanza dei colori può essere eccessiva, sicuramente non a Burano. Inoltre, la presenza del sole provoca che ci sentiamo come su una di quelle isole fiabesche e, come se non ci credessimo, vogliamo toccare ogni muro delle case per assicurarci che veramente non sono fatti di glassa.














Ogni casa a Burano è di un diverso, unico colore. Unico, visto che il padrone della casa, prima di dipingerlo, deve chiedere il consenso alle autorità locali, le quali, inoltre, devono anche approvare il colore scelto dal proprietario. E proprio grazie a questo, i colori delle case a Burano non si ripetono  e l’isola stessa è diventata un posto semplicemente bellissimo e meraviglioso, dove anche il peggior fotografo scopre il proprio talento, visto che ogni foto scattata a Burano sembra essere un capolavoro.



Invece Murano, in realtà, è un gruppo di isole legate tramite i ponti. Il motivo per cui, ogni anno, Murano viene visitato da una folla di turisti, è il fatto che essa è famosa per il suo artigianato della lavorazione del vetro. La storia del vetro a Murano risale al 1292, quando ci venne fondata le prime vetrerie (attive prima però a Venezia, dove il vetro veniva già prodotto da secoli).




 I frutti di lavoro degli artigiani e la storia dell’arte del vetro si può ammirare, tra l’altro, al Museo Vetrario, collocato al Palazzo Giustinian. Scrivo “tra l’altro” perché tutta Murano viene ornata dalle statue di vetro che si possono ammirare ad alcuni campi (per esempio al Campo Santo Stefano). Inoltre, se si è fortunati, in alcuni negozi è possibile dare un’occhiata al retro, dove gli artigiani, sui nostri occhi, producono le vere meraviglie di vetro, partendo da portafiori a piccole figure degli animali.


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