24 dic 2014

Un oltrepassare natalizio

Com'è l'Italia d'inverno? Un po' grigia, a volte ventosa, nell'aria  si sente quell'acuto odore del freddo; a volte serena che dà l'illusione di una primavera immediata, quando oltre ad un maglione, giubbotto e sciarpa si porta con sé anche gli occhiali da sole;  il caffé lo si beve sempre fuori, seduti vicino alle lampade di riscaldamento che ti soffiano un'aria calda nella faccia. 


Sembra un po' buffo guardare un gruppo di persone, (con i giubbotti pesanti, con i cappelli e le sciarpe, sotto di quali si vedono solo i scuri occhi allegri),sedute sotto una lampada enorme e accanto a loro un albero di Natale.
Quest'anno a Bologna, oltre a due torri storte, in Piazza Maggiore abbiamo anche un albero di Natale storto: grande, con le palline di natale enormi, illuminato, chinato delicatamente un po' di più in una parte. Chissà forse dalle mura del palazzo vicino arriva un po' di calore? Onnipresenti ci sono anche i mercatini, ovvero le bancarelle dove è possibile comprare davvero tutto, partendo dai cappelli di lana, le decorazioni natalizie, fino ai dolci.  Ed alla fine c'è pure una giostra, una di quelle più belle, di stile parigino. Qua chiamata "veneziana", respiro piena di nostalgia. 


L'Italia d'inverno. Com'è?

Ancora qualche anno fa mi chiedevo, com'è possibile che gli italiani d'inverno indossano questi giubbotti pesanti visto che si dice che in Italia l'inverno sia leggerissimo? Tutti i miei dubbi sono spariti nel momento in cui per la prima volta sono dovuta passare l'inverno  in Italia. In poche parole è finita così che mettevo i doppi guanti e tiravo il cappello quasi fino al collo per coprire bene le orecchie. Un anno dopo invece, anch'io con un giubbotto pesante, con la sciarpe ed i guanti ero seduta vicino ad una lampada enorme. L'inverno italiano può sembrare più leggero visto che le temperature sono più alte, però prendendo in considerazione anche l'umidità più alta rispetto a quella in Polonia, l'8 gradi sul termometro in Italia in realtà quei percepiti sembrano 5 ecc. Dunque se volete farvi un viaggio in Italia d'inverno, non lasciatevi illudere dalle "alte" temperature :)



Il cenone della vigilia di Natale con la famiglia non ha le stesse dimensioni come quello organizzato in Polonia. Sui tavoli dominano i piatti a base di pesce, però non c'è la tradizione di preparare 12 piatti diversi. La serata di solito viene chiusa con il gioco a tombola o a carte insieme a tutti i parenti. Per gli italiani più importante risulta il 25 dicembre, ovvero il giusto Natale, quando di solito si mandano anche gli auguri. Molto famosi sono anche i presepi viventi, creati nei mesi precedenti nelle parti antiche delle città,  che si possono visitare di solito dal 24 dicembre fino ai primi giorni dell'Anno Nuovo.  
L'inverno e soprattutto la cena di Natale vengono addolciti con il Panettone o con il Pandoro. Panettone è un dolce riempito di frutta candita, scorzette di arancio, uvetta e a volte anche con il mascarpone. Il processo di preparazione di esso è molto complicato e alla fine il dolce deve essere raffreddato capovolto per rimanere bello alto. Invece il Pandoro è un "vuoto" (ovvero non riempito) cugino del Panettone, servito con lo zucchero a velo.
Come in Polonia ogni anno, senza pietà, nella TV veniva trasmesso "Mamma ho perso l'aereo", così gli italiani si possono divertire ogni anno con i cinepanettoni. Di cosa si tratta? Sono i film comici che escono al cinema ogni anno nel periodo delle Feste Natalizie e la trama di essi si svolge ovviamente durante le vacanze di Natale. Un cinema divertente e leggero ma non troppo ambizioso e piuttosto ripetitivo.


In questi anni non solo in Italia è difficile aspettare un inverno nevoso, il che non ostacola però a sognare. Mi è venuta in mente una lezione dell'antropologia culturale, quando il professore parlava dei cosiddetti "luoghi di mediazione", ovvero quello legati al "oltrepassare" (oltrepassare la soglia, l'ora, l'anno). Ad essi invece vengono legate diverse credenze e superstizioni. Da sempre gli esseri umani creano tante occasioni per poter ricominciare la vita, come se quella che conducono fino ad ora non gli piacesse. Credo che i luoghi di mediazione siano anche i luoghi di riflessioni. Poiché davvero vale la pena, non contenti del vecchio, entrare nel nuovo, rifacendo gli stessi passi? Vi auguro che il prossimo anno (e gli altri anni seguenti!) sia un continuo, meraviglioso "qui ed adesso", il quale si vorrebbe prolungare nel tempo ancora ed ancora. E vi auguro che quel periodo natalizio sia (sempre, non solo per pochi giorni ma ininterrottamente) pieno di tranquillità, gioia natalizia, voglia di esplorare e di amore. Tutto quello lo auguro a me stessa, a Voi cari lettori ed a tutto il mondo :)



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